Il Liv-ex Fine Wine 100, benchmark leader del settore per il movimento dei prezzi di 100 dei vini pregiati più ricercati provenienti da Francia, Italia, Stati Uniti, Australia e Spagna, è sceso per il sesto mese consecutivo a settembre 2024. Il calo è stato dell’1,7%, il più sensibile, mese su mese, dall’ottobre 2023. Nell’ultimo anno, l’indice ha registrato solo un leggero aumento mensile, a marzo 2024 (+0,4%). Da un anno all’altro è sceso del 7,0%, ma rimane in crescita del 7,6% considerando gli ultimi cinque anni. Allargando la visuale, il Liv-ex Fine Wine 1000 (che tiene conto di mille vini di pregio di tutto il mondo) è sceso dell’1,9%, chiudendo a 377,7. Tutti i sottoindici hanno registrato un calo. Tra questi, il Resto del Mondo 60 ha registrato il calo più marcato (-4,4%). Il Liv-ex Fine Wine Investables è sceso dello 0,8% ed ora è in calo dello 0,6% nel quinquennio.
FINE WINE 50 LIV-EX: PREZZI VERSO IL BASSO
A settembre si è registrato un leggero aumento, mese su mese, del numero di vini singoli (LWIN11) scambiati sul mercato secondario. Nello stesso mese, il volume degli scambi è stato superiore a quello di agosto, ma il valore degli scambi è diminuito. Nonostante il calo dei prezzi, gli operatori del mercato rimangono attivi. Il Liv-ex Fine Wine 50, che segue il movimento delle 10 annate più recenti dei Bordeaux First Growth, è sceso del 2,1% a settembre. Sotto, dunque, ai livelli del 2020. Come indicato dal Relative Strength Index (RSI, “Indicatore di Forza relativa”), il Fine Wine 50 è in territorio di ipervenduto (sotto la soglia di 30). L’analisi tecnica suggerisce che, con le Bande di Bollinger che rimangono ampie (basandosi sulla volatilità dei titoli), potremmo continuare ad assistere a oscillazioni dei prezzi verso il basso.
LIV-EX FINE WINE 50: VEGA SICILIA UNICO… A PERFORMARE BENE
Château Lafite Rothschild 2021 è stato il vino con la peggiore performance della Liv-ex Fine Wine 50, registrando un calo del 9,5% mese su mese. Il suo Mid Price si colloca ora appena al di sotto del suo prezzo di uscita dallo Château di 390 euro a bottiglia. La classifica dei 60 vini del Resto del Mondo è stata la più colpita nell’ultimo mese. Dei 60 vini che la compongono, 40 sono scesi, 5 sono rimasti fermi e 15 sono saliti.
L’Oakville Cabernet Sauvignon e l’Opus One di Screaming Eagle sono stati tra i peggiori, con otto delle dieci annate più recenti che hanno registrato cali. I prezzi sono stati probabilmente influenzati negativamente dal recente rafforzamento della sterlina rispetto al dollaro Usa. Lo Screaming Eagle 2016 è quello che ha subito il calo maggiore a settembre, con un prezzo medio del 21,2%. L’Unico di Vega Sicilia è stato il vino componente più performante, con sei annate che hanno registrato aumenti. L’annata 2008 è in cima alla lista, con un aumento del prezzo medio del 10,0% rispetto al mese precedente.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.